Il vulcano Stromboli
Stromboli è a pieno diritto considerato uno dei vulcani più attivi del Mondo ed è caratterizzato da una persistente attività esplosiva, chiamata appunto “attività stromboliana” che peraltro dà il nome ad un tipo di vulcani caratterizzati dalla sua stessa attività vulcanica effusiva. Tale attività esplosiva “di routine” viene interrotta solo da episodi occasionali di attività più intensa, accompagnati da flussi di lava, come di recente si è verificato nel 1975, nel 1985, nel 2002, nel 2007 e nel 2014. Noi di Stromboli Adventures abbiamo, tra le nostre attività primarie, l’approfondimento ed il costante aggiornamento sullo stato del vulcano. Il nostro obbiettivo é quello di svolgere le escursioni sul vulcano in totale sicurezza per i nostri Clienti, per cui le nostre guide occupano quotidianamente il loro tempo e la loro attenzione (e più volte al giorno) ad un costante aggiornamento tramite i contatti in tempo reale con gli Organi di monitoraggio del vulcano. Doveroso aggiungere che siamo anche appassionati conoscitori della struttura del vulcano e del suo funzionamento. Come affermava il Premio Nobel per la Pace Elie Wiesel, scrittore e filosofo Rumeno “La conoscenza muore se non è condivisa” noi amiamo condividere le nostre esperienze e le nostre conoscenze e quindi vogliamo dare, anche a chi ci legge, qualche nozione di base per permettere a tutti di intraprende il cammino facendo i primi piccoli passi per iniziare ad entrare nel vivo di questa meraviglia della Natura che é il vulcano Stromboli. Ma non ci fermiamo a questo; nel corso delle escursioni sullo Stromboli vengono date ulteriori nozioni ed informazioni e c’é il tempo anche per rispondere a tutte le domande che ci verranno poste.
Cos’è un vulcano
Dal latino “Vulcanus“ dio del fuoco, da cui deriva anche il nome della più settentrionale delle Isole Eolie, Vulcano.
Profonda frattura naturale della crosta terrestre, attraverso la quale il magma risale da differenti profondità (15-30 km) verso la superficie a temperature variamente alte, tra gli 800-1200 gradi.
Il termine magma si riferisce alla roccia fusa mescolata a gas che si trova all’interno del condotto vulcanico, una volta fuoriuscito in superficie, rilascia il gas e prende il nome di lava.
Gli elementi essenziali del vulcano sono: l’edificio che si forma in seguito alla fuoriuscita del materiale magmatico (lava e/o scorie) intorno alla frattura eruttiva, il condotto, che mette in comunicazione la riserva magmatica (o camera magmatica) con la superficie, il cratere o bocca (dal greco “Krater-eros” che significa grande vaso) depressione (dai 5 ai 100 m di larghezza) più o meno di forma circolare posta sul vertice del cono vulcanico, attraverso la quale la lava fuoriesce dal condotto.
Quando il cratere è posto lungo i fianchi del vulcano prende il nome di bocca laterale,
Mentre quando la depressione è generata dal totale o parziale collasso dell’edificio vulcanico, ingrandendosi (qualche chilometro) il termine per indicarlo è caldera.
La forma e l’altezza di un vulcano dipendono da vari fattori, tra cui l’età del vulcano, il tipo di attività eruttiva, la tipologia di magma emesso e le caratteristiche della struttura vulcanica sottostante al rilievo vulcanico. Sulla superficie terrestre il 91% dei vulcani sono sottomarini (in gran parte situati lungo le dorsali medio oceaniche) mentre circa 1.500 sono quelli oggi attivi sulle terre emerse. I fattori che influiscono sulle caratteristiche di un vulcano sono la più o meno fluidità o viscosità del magma e il suo contenuto in silice. I tipi di vulcani classificati in base ai tipi di attività sono essenzialmente tre: Attivi: hanno prodotto eruzioni negli ultimi anni ed eruttano con regolarità. Quiescenti: hanno prodotto eruzioni negli ultimi diecimila anni ma sono inattivi da tempo. Alcuni vulcani quiescenti sono caratterizzati però dal cosidetto vulcanismo secondario quali degassamento (fuoriuscita di gas dal suolo) e fumarole (grandi e profonde fessure da cui vengono emessi gas e vapori ad alte temperature che possono variare da 100°C a 900°C). Le fumarole sono composte maggiormente da vapore acqueo ma contengono anche le anidridi carbonica e solforosa, gli acidi solfidrico e cloridrico ed altri componenti.
Estinti: la loro ultima eruzione é datata ad oltre 10.000 anni or sono.
MONITORAGGIO
Dei circa 1500 vulcani attivi sulla terra, solo il 10% è monitorato in tempo reale. Sul territorio Italiano esistono almeno dieci di questi vulcani attivi, ovvero che hanno originato manifestazioni negli ultimi 10.000 anni, che possono produrre eruzioni di diversa entità in tempi brevi o medi. Solo lo Stromboli e l’Etna sono però in attività persistente, vale a dire producono eruzioni continue o intervallate da brevi periodi di riposo, dell’ordine di mesi o di pochissimi anni. Questi vulcani vengono monitorati tramite sofisticati sistemi multi-parametrici che ci permettono di ricavare preziose informazioni sul loro stato di attività.
Stromboli tra tutti è uno dei pochi vulcani a poter vantare la sperimentazione di gran parte dei sistemi di monitoraggio più innovativi attualmente utilizzati per monitorare la maggior parte dei vulcani in attività.
Ad oggi Stromboli è il solo vulcano al mondo a disporre, per esempio, di un sistema di allerta a breve termine (Early Warning) per il rischio eruzioni e tsunami. Il sistema attraverso sensori a terra ed in mare è in grado di allertare con il suono di sirene posizionate lungo le coste abitate dell’isola, dell’imminente arrivo di uno tsunami o di una grossa esplosione parossistica, permettendo così, con anticipo di qualche minuto, alle persone di portarsi in aree più sicure, segnalate da appositi cartelli, posizionati ovunque sull’isola. Questo sistema che si basa su anni di ricerca, del Laboratorio di Geofisica Sperimentale dell’Università di Firenze ed è in uso dal 2019 dalla Protezione Civile rendendo Stromboli un isola ancora più sicura ed un vulcano unico nel suo genere.
Trovate qui il bollettino giornaliero.
Giro guidato “Stromboli Visitor Center”
- Costo: 5 € a persona.